sabato 6 maggio 2017

famiglia


 
 Augusta nel 1665

La famiglia Mozart si stabilì ad Augusta nella Germania meridionale 
nella seconda metà del 1600.
Annoverava fra i suoi membri architetti e rilegatori.


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In questa casa del XVII secolo, in Frauentorstrasse 30
la famiglia del rilegatore di libri Johann Georg Mozart (1679 – 1736) 
abitò dal 1709 al 1721.
Egli lavorava nell'officina situata nello stesso edificio.

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Qui, il 14 novembre 1719, nacque Leopold
figlio primogenito di Johann Georg e della sua seconda moglie
Anna Maria Sulzer (1696 – 1736).
Avrebbe avuto altri otto fra fratelli e sorelle.


casa natale di Leopold
[http://archiv.taubenschlag.de/meldung/1867]

La casa fu commemorata per la prima volta nel 1937 
e la birreria Hasen-Bräu la regalò alla città nel 1939.
Dopo diversi restauri fu riaperta al pubblico il 16 giugno 1993 
e divenne sede di un museo.


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Leopold frequentò le scuole elementari a Sant'Ulrico
quindi il ginnasio (dove studiò logica, scienza e
teologia, diplomandosi magna cum laude nel 1735)
  e il liceo nel collegio San Salvatore dei Gesuiti.

A scuola iniziò a svilupparsi il suo talento per il canto, il violino e l'organo.


 
 Jesuitenkolleg St. Salvator nel 1723
[http://www.stadtlexikon-augsburg.de/index.php?id=147]

Fece parte del coro delle chiese di Sant'Ulrico e di Santa Croce.

 Basilica di Sant'Ulrico e Sant'Afra nel 1779
[https://www.historisches-lexikon-bayerns.de/Lexikon/Reichsstifte_in_Schwaben]

Chiesa di Santa Croce
[[http://www.heilig-kreuz-augsburg.de/bilder/bilder-kirche.html]


Leopold, già a 4 anni, aveva partecipato ad una recita nel teatro della scuola.  
Il palco si trovava probabilmente nella sala della Grande Congregazione di Maria,
 ora chiamata Kleiner Goldener Saal.


Fra il 1722 e il 1736 partecipò, sia come cantante che come attore,

ad otto recite ad Augusta e Salisburgo.
Il teatro di Augusta offrì a Leopold l'occasione di ascoltare le opere italiane
e assistere alle esibizioni dei principali cantanti del tempo.

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Leopold manifestò sempre una grande voglia di apprendere
e interesse per i diversi campi del sapere,
imparò a parlare diverse lingue, lesse moltissimi libri, 
possedette anche un microscopio e un telescopio,
insomma, divenne un vero uomo dell'Illuminismo.
Egli avrebbe poi trasmesso il suo vorace appetito di conoscenza ai figli, 
per i quali sarebbe stato il solo insegnante.
 [da Mozart: An Introduction to the Music, the Man, and the Myths, di Roye E. Wates]

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Leopold era stato destinato alla carriera ecclesiastica, 
ma dopo la morte del padre,
invece di frequentare i corsi alla facoltà di teologia ad Augusta,
decise di iscriversi all'Università Benedettina di Salisburgo
per studiare filosofia e giurisprudenza.

 
Salisburgo nel 1791
(August Franz Heinrich Naumann, 1749 - 1795)
[immagine da Ireas] 

Salisburgo era allora una città di medie dimensioni
che nel 1771 avrebbe contato circa 16000 abitanti. 
Il giovane studente Leopold vi giunse in un giorno del 1737.
Sarebbe rimasto in contatto con la città natale e con il fratello Franz Alois  (1727 - 1791)
con lo stampatore protestante Johann Jakob Lotter (1727 - 1792),
con il costruttore di strumenti musicali Johann Andreas Stein (1728 - 1792),
con il Collegium Musicum che eseguì in seguito diverse sue composizioni,
e  con il monastero di Santa Croce.  
La società di musicisti di Augusta, di cui facevano parte eminenti cittadini di Augusta, 
tra cui anche Lotter e Stein,   proseguì la sua attività concertistica fino al 1774.

All'inizio Leopold fu uno studente promettente e degno di lode, 
ma presto il suo successo accademico declinò
e nel 1739 fu addirittura espulso. 

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Leopold scelse la carriera musicale.
Nel 1740 entrò a servizio come
Kammerdiener (valet de chambre)
presso il Conte Johann Von Thurn-Valsassina und Taxis, canonico della cattedrale,
ma il suo incarico era quello di violinista.
Evidentemente lo svolse bene, 
poiché nel 1743 entrò a servizio dell'Arcivescovo di Salisburgo.
Faceva parte dell'orchestra come quarto violino, inoltre componeva e insegnava violino,  
(in seguito anche pianoforte) ai cantori della cattedrale.

 
Leopold Anton Freiherr von Firmian (1679 – 1744).
 principe arcivescovo di Salisburgo
[immagine da MatthiasKab per Wikimedia Commons]
 
Fiero sostenitore della Controriforma, 
nel 1731 emanò la cosiddetta “Patente di Emigrazione”, 
in seguito alla quale oltre 20000 protestanti salisburghesi 
furono costretti a lasciare la città.
Nel 1739 molti di questi emigrati fondarono insieme a numerosi svizzeri,
 la città di Augusta in Georgia (Stati Uniti). 

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Leopold fece parte dell'orchestra di corte per 44 anni,
durante i quali si succedettero 5 arcivescovi. Nel 1758 fu nominato secondo violinista 
dall'arcivescovo Sigismund III Christoph von Schrattenbach .
Nel 1763 divenne vice-Kapellmeister, assistente del direttore musicale
Ma nonostante i suoi molteplici talenti e 
la sua vasta conoscenza, non andò mai oltre nella carriera, 
non fu mai proposto per una promozione.


Mecenate delle arti, l'arcivescovo, successivamente al padre  Leopold.
avrebbe avuto al proprio servizio a corte anche il figlio Wolfgang Amadeus 
e tra i suoi maestri di cappella Johann Michael Haydn
il quale compose un requiem in occasione della morte dell'arcivescovo.

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Leopold fu compositore prolifico:
scrisse numerosi pezzi orchestrali sia sacri che profani.

♩♫♩  una lista di opere di Leopold in Classical Archives e in AllMusic
 
Tra i più celebri Le nozze di campagna  e Il viaggio musicale in slitta (1755)
Gli è stata attribuita a lungo la Sinfonia dei giocattoli
(come pure a Johann Rainprechter e ai fratelli Joseph e Michael Haydn).  
Ma ora si pensa sia stata scritta dal monaco benedettino Edmund Angerer.

 
Die Bauernhochzeit (Le nozze di campagna)  
Amsterdam Baroque Ensemble diretto da Ton Koopman
 
Die Musikalische Schlittenfahrt (Viaggio musicale in slitta)
Ensemble Eduard Melkus

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Ora Leopold aveva un'occupazione che gli garantiva un reddito regolare
 e poteva pensare a mettere su famiglia con la donna di cui si era innamorato: 

Anna Maria Walburga Pertl, 
nata il 25 dicembre 1720 a San Gilgen, villaggio nei pressi di Salisburgo. 
Sul registro parrocchiale una mano anonima 
ha aggiunto all'atto di battesimo: Madre del celebre Mozart”.

Casa natale di Anna Maria a St. Gilgen,
ora sede di museo.

Il padre di Anna Maria, Wolfgang Nikolaus,   
aveva studiato giurisprudenza all'Università Benedettina
e cantava come basso nell'Abbazia di San Pietro, nella cui scuola insegnava canto.
Gran parte del reddito gli derivava però, non dalla musica, 
ma dall'amministrazione di diverse piccole aree vicine alla città, 
in qualità di commissario amministrativo a Hüttenstein.
Nel 1715 fu colpito da una malattia invalidante che gli impedì di svolgere il suo lavoro.
Questo portò ad un forte indebitamento e alla conseguente confisca di beni di famiglia. 
Il 7 marzo 1724, quando Anna Maria non aveva compiuto ancora 4 anni,
Wolfgang Nikolaus morì improvvisamente.

La moglie Eva Rosina (Euphrosina) Barbara Altmann
si spostò in città con Anna Maria e l'altra figlia Maria Rosina Gertrud (1719 – 1728).
La povera vedova, nonostante gli scarsi mezzi economici,
fece del proprio meglio per impartire all'unica figlia sopravvissuta una buona educazione,
insegnandole il cucito e il ricamo, ossia i lavori necessari per guadagnarsi da vivere
come risulta da una petizione alla camera finanziaria della corte arcivescovile.

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Leopold ed Anna Maria si sposarono il 21 novembre 1747.
Il matrimonio non fu ben visto dalla madre di Leopold,

che, come sappiamo da alcune lettere, ebbe un rapporto problematico con la famiglia
per questioni relative all'eredità.




Leopold Mozart
ritratto di Pietro Antonio Lorenzoni (1721 -1782)
Anna Maria Pertl
ritratto di Rosa Hagenauer-Barducci (1744 -1809)


L'unione fu felice e la coppia era considerata la più bella di Salisburgo.
Leopold era uomo di grande fede cattolica, ma permeato, come abbiamo visto, 
di ideali illuministi, dal carattere austero, schivo e sprezzante.
Anna Maria aveva invece un carattere allegro e scherzoso, e, anche se meno colta del marito, 
anche in campo musicale, fu per lui un'ottima compagna di vita. 
I Salisburghesi amavano molto scherzare, soprattutto sulle funzioni corporali
e se ne trova testimonianza nella corrispondenza di tutti e quattro i Mozart.

Parte di un albero genealogico ottocentesco dei Mozart 
[tratto da I Grandi Musicisti, Fabbri Editore]
Vicino al nome di ciascun maschio si può vedere il simbolo della sua professione,
              nel caso di Wolfgang il pianoforte, nel caso del padre Leopold il violino.               





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continua