Tra
il 1748 e il 1756, Anna Maria partorì sette figli,
ma,
come purtroppo accadeva spesso all'epoca,
cinque di loro non vissero solo che da pochi giorni a sei mesi e solo due sopravvissero:
Maria Anna Walburga Ignazia, detta affettuosamente Nannerl (1751 – 1829)
e Johann Chrisostomus Wolfgangus Theophilus (1756 – 91).
La notizia della nascita dell'ultimogenito fu data da Leopold
all'amico editore di Augusta, Johann Jakob Lotter, alla fine di una lettera del 9 febbraio,
dopo varie istruzioni riguardo la pubblicazione di alcune sezioni del suo libro
sull'insegnamento del violino che avrebbe visto la luce a luglio di quello stesso anno:
cinque di loro non vissero solo che da pochi giorni a sei mesi e solo due sopravvissero:
Maria Anna Walburga Ignazia, detta affettuosamente Nannerl (1751 – 1829)
e Johann Chrisostomus Wolfgangus Theophilus (1756 – 91).
La notizia della nascita dell'ultimogenito fu data da Leopold
all'amico editore di Augusta, Johann Jakob Lotter, alla fine di una lettera del 9 febbraio,
dopo varie istruzioni riguardo la pubblicazione di alcune sezioni del suo libro
sull'insegnamento del violino che avrebbe visto la luce a luglio di quello stesso anno:
"[...] Per il resto vi annuncio
che il 27 gennaio, alle 8 della sera,
la
mia cara moglie ha felicemente partorito un bambino.
Si è però dovuto toglierle la placenta, per cui si è molto indebolita.
Adesso però (Dio sia lodato), il piccolo e la madre stanno bene.
Lei vi fa i suoi ossequi. Nostro figlio si chiama Johannes Chrysostomus Wolfangus Gottlieb. [...]” |
[brani delle lettere estratti da Tutte le lettere di Mozart 1755-1791,
a cura di Marco Murara, Zecchini Editore]
a cura di Marco Murara, Zecchini Editore]
la lettera del 9 febbraio 1756 conservata nello Stadtarchiv, Augsburg [immagine da www.pbslearningmedia.org/] |
I quattro nomi dati al bambino si giustificano così:
Johannes Chrysostomus, perché il 27 gennaio,
secondo il calendario
cattolico, era intitolato a San Giovanni Crisostomo,
patriarca di Costantinopoli
e patrono degli oratóri;
Wolfangus, in onore del suo nonno materno, Wolfgang Nikolaus Pertl;
Gottlieb (Theophilus in latino), in onore del padrino,
Johann
Gottlieb Pergmayr, commerciante e consigliere civico.
In casa venne chiamato familiarmente Wolferl.
Per gli amici fu piuttosto Amadeus
ed egli stesso, a partire dal 1777, iniziò a firmarsi Wolfgang Amadè.
In Italia fu conosciuto come Wolfgango Amadeo.
[studi effettuati sui documenti da Otto Erich Deutsch]
"Il bambino nato circa dodici settimane dopo il disastroso terremoto di Lisbona
e nel sesto anno dalla pubblicazione del primo volume dell'Enciclopédie
entrava in un mondo in un rapido cambiamento. Ma pochi a Salisburgo potevano
immaginare che l'ancien régime stesse scivolando verso la rovina, che l'Arcidiocesi
e il Sacro Romano Impero stessi stessero entrando nel loro periodo finale. "
[Robert Gutman, Mozart]
Wolfgan fu battezzato il giorno dopo la sua nascita,
il 28 gennaio, nella chiesa di San Rupert.
facciata del duomo di Salisburgo nel 1680
stampa di S. Küssel, Mozart- Gedenkstätten, Augusta
[da I Grandi Musicisti, Fabbri Editori]
il fonte battesimale di epoca medioevale del duomo di Salisburgo
[immagine di GFreihalter per Wikipedia]
In casa venne chiamato familiarmente Wolferl.
Per gli amici fu piuttosto Amadeus
ed egli stesso, a partire dal 1777, iniziò a firmarsi Wolfgang Amadè.
In Italia fu conosciuto come Wolfgango Amadeo.
[studi effettuati sui documenti da Otto Erich Deutsch]
"Il bambino nato circa dodici settimane dopo il disastroso terremoto di Lisbona
e nel sesto anno dalla pubblicazione del primo volume dell'Enciclopédie
entrava in un mondo in un rapido cambiamento. Ma pochi a Salisburgo potevano
immaginare che l'ancien régime stesse scivolando verso la rovina, che l'Arcidiocesi
e il Sacro Romano Impero stessi stessero entrando nel loro periodo finale. "
[Robert Gutman, Mozart]
Wolfgan fu battezzato il giorno dopo la sua nascita,
il 28 gennaio, nella chiesa di San Rupert.
facciata del duomo di Salisburgo nel 1680
stampa di S. Küssel, Mozart-
[da I Grandi Musicisti, Fabbri Editori]
il fonte battesimale di epoca medioevale del duomo di Salisburgo
[immagine di GFreihalter per Wikipedia]
certificato di battesimo redatto in latino dal cappellano della città, Leopold Lamprech [immagine di Wetwassermann~commonswiki per Wikipedia] |
1) [Januarius] 28. med[ia hora] 11. merid[iana] baptizatus est: natus pridie äh[ora] 8. vesp[ertina] 2) Joannes Chrysost[omus] Wolfgangus Theophilus fil[ius] leg[itimus] 3) Nob[ilis] D[ominus] Leopoldus Mozart Aulæ Musicus, et Maria Anna Pertlin giuges 4)Nob[ilis] D[ominus] Joannes Theophilus Pergmaÿr Senator et Mercator civicus p[ro] t[empore] sponsus 5) Idem Leopoldus Lamprecht Capellanus Civicus |
❉❉❉
Wolfgang era nato al terzo piano di casa Hagenauer in Getreidegasse9,
dove la famiglia Mozart abitava fin dal 1747
e dove sarebbe rimasta per 26 anni, fino al 1773.
Casa natale di Wolfgang a Salisburgo.
[immagine di Snotty per Wikipedia]
Nel 1880 entrò a far parte dell'Internationale Stiftung Mozarteum
fondato nel 1841.
Due belle visite all'interno:
Il proprietario, Johann Lorenz
Hagenauer, era un grossista e mercante di spezie.
[immagine da Mozart Vita e Obra]
Oltre che padrone di casa, fu grande amico e protettore della famiglia Mozart,
come è testimoniato dalla corrispondenza.
Leopold diede lezioni di musica ai suoi figli
e i bambini spesso suonarono insieme.
Wolfgang divenne buon amico di Kajetan Rupert Hagenauer, di dieci anni maggiore.
Kajetan divenne "pater Dominicus", abate del Monastero di San Pietro,
e l'amico, in occasione della celebrazione della sua prima messa,
compose la Missa Dominicus.
❉❉❉
In quel gennaio 1756, poco più di due settimane prima della nascita di Wolfgang,
Leopold aveva ricevuto una lettera anonima:
Leopold mise al corrente della lettera il suo amico editore di Augusta, Johann Jacob Lotter,
erede della casa editrice di famiglia:
Leopold si mantenne calmo e paziente,
e scrisse all'amico le sue idee per smascherare "l'autore di quella lettera così stupida".
I suoi sospetti si concentrarono su due persone:
"il signor maestro di cappella Schimd"
che sarebbe divenuto maestro di cappella a Magonza il 1° aprile,
"e per il signor Seyfert" direttore del coro di San'Anna ad Augusta.
Due settimane Leopold e Johann parvero concordare su un terzo nome:
"il signor Hemmerlin", probabilmente il compositore violoncellista A. Hemmerlein,
in quel periodo ad Augusta per dei concerti.
❉❉❉
Lotter molto probabilmente durante un soggiorno a Salisburgo,
nella primavera del 1755, concordò con Mozart la realizzazione del
'Versuch einer gründlichen Violonschule'
(Saggio di una scuola fondamentale di violino),
poi pubblicato nel luglio del 1756.
In una lettera del 1768, Lepold avrebbe poi ricordato
di avere terminato in 3 mesi i suoi 'scarabocchi',
come aveva chiamato i suoi scritti nella lettera del 10 aprile 1755 a Lotter:
Le lettere scritte fra il 1755 e il 1756 a Lotter vertono principalmente sul libro.
Leopold spediva testi, tabelle ed esercizi ad Augusta,
dando saggi suggerimenti e preoccupandosi giustamente molto dell'esattezza dei contenuti.
Molto spesso capitava che riprendesse Lotter per numerosi errori presenti nei fogli stampati
ricevuti da Augusta, per cui raccomandava all'amico di correggerli sollecitamente,
come nella lettera del 1° marzo 1756:
A Leopold interessavano molto anche i costi del materiale e della stampa
ed era irritato dai ritardi del servizio postale, che complicavano
notevolmente il rapporto fra autore ed editore.
Era molto importante che il libro venisse stampato e distribuito il prima possibile,
per ottenerne maggior fama e guadagno.
Avrebbe desiderato presentare il libro in occasione di alcune festività salisburghesi
che riteneva molto propizi al suo successo:
il 28 febbraio, compleanno dell'arcivescovo Sigismund Christoph von Schrattenbach,
oppure il 5 aprile, anniversario dell'elezione dell'arcivescovo,
o, infine, il 1° maggio, giorno di San Sigismondo.
Alla fine queste date saltarono una dopo l'altra e il libro fu pubblicato a luglio.
Hans Adler mostra una prima edizione del 1756 proveniente dalla sua collezione
[immagine di Aldercraft in Wikipedia
precedentemente pubblicata in Hans Adler Collection]
Violino di Leopold Mozart
Kunsthistorisches Museum, Vienna
[immagine di AndreasPraefcke per Wikimedia Commons]
Fu probabilmente creato nella seconda metà del XVIII secolo
dal liutaio di Linz Simon Joahnn Havelka.
Nel 1787 lo strumento passò alla figlia Maria Anna,
e poi alla famiglia Mayrhofer, la stessa della seconda moglie del marito di Nannerl,
il barone Johann Baptist Berchtold zu Sonnenburg.
All'inizio del XIX secolo il violino subì una riparazione su cui si basa
l'aspetto attuale: la suggestiva vertebra in avorio e una nuova cordiera con
l'iscrizione con il nome del nuovo proprietario "Carl v. Mayrhofer".
❉❉❉
home continua
Oltre che padrone di casa, fu grande amico e protettore della famiglia Mozart,
come è testimoniato dalla corrispondenza.
Leopold diede lezioni di musica ai suoi figli
e i bambini spesso suonarono insieme.
Wolfgang divenne buon amico di Kajetan Rupert Hagenauer, di dieci anni maggiore.
Kajetan divenne "pater Dominicus", abate del Monastero di San Pietro,
e l'amico, in occasione della celebrazione della sua prima messa,
compose la Missa Dominicus.
❉❉❉
In quel gennaio 1756, poco più di due settimane prima della nascita di Wolfgang,
Leopold aveva ricevuto una lettera anonima:
Al signore / signor / Mozart celeberrimo musicista / a / Salisburgo
Signore e amico carissimo
Piaccia a codesto signore di non comporre più simili scemenze, come la musica cinese e turca, viaggi in slitta e addirittura nozze contadine, giacché esse procurano più onta e disprezzo per la vostra persona che onore, cosa che - essendo io un intenditore -
mi rincresce. Con ciò vi metto in guardia e rimango
il vostro
amico del cuore
[Data nella casa
della vera amicizia]
|
erede della casa editrice di famiglia:
[...] Ora qualcos'altro. Di recente ho ricevuto una lettera che mi è costata alcune monete da 6 kreutzer. Ed essa mi ha rivelato un amico del cuore, che non ho davvero mai conosciuto né ancora conosco. Vedete un po' qual pena si dà la gente! E come modifica la scrittura e storce le lettere per rendersi irriconoscibile! Vedete che buoni amici ho! [...]
|
e scrisse all'amico le sue idee per smascherare "l'autore di quella lettera così stupida".
I suoi sospetti si concentrarono su due persone:
"il signor maestro di cappella Schimd"
che sarebbe divenuto maestro di cappella a Magonza il 1° aprile,
"e per il signor Seyfert" direttore del coro di San'Anna ad Augusta.
Due settimane Leopold e Johann parvero concordare su un terzo nome:
"il signor Hemmerlin", probabilmente il compositore violoncellista A. Hemmerlein,
in quel periodo ad Augusta per dei concerti.
[...] Ma signori miei! Pazienza e niente fretta, altrimenti l'uccello potrebbe sfuggirvi; non bisogna correre troppo in fretta alla meta, altrimenti non si saprà nulla. Occorre tentare di mettere le mani su uno scritto di suo pugno: questo è il punto essenziale. E non si deve affatto affrontarlo, finché non si sia in grado di dimostrare per bene la sua colpevolezza.
|
❉❉❉
Lotter molto probabilmente durante un soggiorno a Salisburgo,
nella primavera del 1755, concordò con Mozart la realizzazione del
'Versuch einer gründlichen Violonschule'
(Saggio di una scuola fondamentale di violino),
poi pubblicato nel luglio del 1756.
In una lettera del 1768, Lepold avrebbe poi ricordato
di avere terminato in 3 mesi i suoi 'scarabocchi',
come aveva chiamato i suoi scritti nella lettera del 10 aprile 1755 a Lotter:
[...] Ora veniamo ai miei scarabocchi. In effetti ho atteso con molta impazienza la vostra risposta. In questi giorni scriverò in bella copia ciò che sta su un foglio e quindi andrò avanti. Frattanto vi prego di riferirmi con la prossima posta a quanto ammonta la differenza fra 500 e 1.000 copie, quanto costa la carta, ossia in quarto piccolo, in una parola, quanto maggiore è il costo se vengono stampate 1.000 copie. Mi affido al vostro onore e alla vostra amicizia, e vi posso assicurare che se - come oso credere - mi trattate bene, in ogni occasione mi darò da fare con ttute le mie forze per fare il vostro meglio per quanto mi sarà possibile. [...]" |
Le lettere scritte fra il 1755 e il 1756 a Lotter vertono principalmente sul libro.
Leopold spediva testi, tabelle ed esercizi ad Augusta,
dando saggi suggerimenti e preoccupandosi giustamente molto dell'esattezza dei contenuti.
Molto spesso capitava che riprendesse Lotter per numerosi errori presenti nei fogli stampati
ricevuti da Augusta, per cui raccomandava all'amico di correggerli sollecitamente,
come nella lettera del 1° marzo 1756:
[...] Nel foglio (M) ci sono abbastanza errori nelle note. Se non capite le mie correzioni, date un'occhiata al manoscritto. Ma l'errore più grosso è che non so se le cifre e i numeri indicati sono quelli giusti e se sono messi nel posto giusto, giacché mi manca il foglio (L) e non ho il manoscritto con me. Bisogna dunque controllare e verificare tutte le cifre in base al manoscritto nel modo più preciso possibile, perché questo sarebbe un errore grossolano: gli studenti sarebbero portati ai paragrafi sbagliati e quindi agli esempi sbagliati. [...] |
ed era irritato dai ritardi del servizio postale, che complicavano
notevolmente il rapporto fra autore ed editore.
Era molto importante che il libro venisse stampato e distribuito il prima possibile,
per ottenerne maggior fama e guadagno.
Avrebbe desiderato presentare il libro in occasione di alcune festività salisburghesi
che riteneva molto propizi al suo successo:
il 28 febbraio, compleanno dell'arcivescovo Sigismund Christoph von Schrattenbach,
oppure il 5 aprile, anniversario dell'elezione dell'arcivescovo,
o, infine, il 1° maggio, giorno di San Sigismondo.
Alla fine queste date saltarono una dopo l'altra e il libro fu pubblicato a luglio.
Nel 1770 e nel 1787 vi sarebbero state altre due edizioni tedesche.
Fu tradotto anche in olandese e francese e divenne testo di riferimento
per i violinisti europei, dando all'autore una notevole reputazione.
Fu tradotto anche in olandese e francese e divenne testo di riferimento
per i violinisti europei, dando all'autore una notevole reputazione.
ritratto di Leopold e frontespizio dell'edizione del 1770 [immagine da http://www.ubs.sbg.ac.at/sosa/mozart.htm] |
illustrazioni dall'edizione del 1787 [immagini dall'edizione sfogliabile online di Internet Archive] |
Hans Adler mostra una prima edizione del 1756 proveniente dalla sua collezione
[immagine di Aldercraft in Wikipedia
precedentemente pubblicata in Hans Adler Collection]
Violino di Leopold Mozart
Kunsthistorisches Museum, Vienna
[immagine di AndreasPraefcke per Wikimedia Commons]
Fu probabilmente creato nella seconda metà del XVIII secolo
dal liutaio di Linz Simon Joahnn Havelka.
Nel 1787 lo strumento passò alla figlia Maria Anna,
e poi alla famiglia Mayrhofer, la stessa della seconda moglie del marito di Nannerl,
il barone Johann Baptist Berchtold zu Sonnenburg.
All'inizio del XIX secolo il violino subì una riparazione su cui si basa
l'aspetto attuale: la suggestiva vertebra in avorio e una nuova cordiera con
l'iscrizione con il nome del nuovo proprietario "Carl v. Mayrhofer".
❉❉❉
home continua