1762 (I)


 il primo viaggio

Il 12 gennaio 1762, quandoWolfgang aveva quasi sei anni e la sorella Nannerl undici.
  i Mozart partirono per Monaco, 
dove arrivarono due giorni dopo, per restarvi fino a metà febbraio,
durante il periodo del Carnevale. 
 Leopold aveva deciso di fare il viaggio per valutare 
quali fossero le possibilità di successo di eventuali tournées: 
la sua prudenza, infatti, non gli avrebbe  permesso 
di avventurarsi fuori da Salisburgo senza avere almeno un’idea, 
anche se approssimativa, dei risultati ottenibili.

[immagine da mozartways]

Monaco, Markeplatz in un'incisione di Matthäus Merian, 1642 
[immagine di Threedots per Wikimedia Commons]

I Mozart restarono nella città bavarese per tre settimane, 
riscuotendo un notevole successo.
I bambini suonarono probabilmente per importanti musicofili 
e, secondo i ricordi di Nannerl, 
anche per il principe elettore Massimiliano III Giuseppe di Baviera,
amante dell'arte e compositore a tempo perso, 
ma la frugalità della vita di corte fece sì che ai Mozart 
non venisse offerto alcun posto.

Sarebbero tornati a Monaco nel giugno del 1763.

Maximilian III Joseph of Bavaria by Georges Desmarées.jpg
Massimiliano III Giuseppe di Baviera 
(1727 - 1777)
ritratto da Georges Desmarées - www.dorotheum.com



[immagine di Jan Arkesteijn per Wikimedia Commons]

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 In quel gennaio Wolfgang compose il Minuetto in fa maggiore K2
un po' rigido e fuori moda, che mostra l'influenza degli autori delle composizioni
raccolte nel libro di studio predisposto da Leopold.

[gabriella280659 channel You Tube]

Presenta la medesima parte di basso di altri due: 
il Minuetto per pianoforte in fa maggiore K 4 dell'11 maggio, 
e il Minuetto per pianoforte in fa maggiore K 5 del 5 luglio; 
forse era una struttura predisposta da Leopold su cui Wolfgang 
doveva comporre melodie di vario carattere. È molto probabile che facesse parte 
del programma dei concerti dei bambini, insieme anche al precedente   
Allegro per pianoforte in si bemolle maggiore K 3 del 4 marzo 1762.
    
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 il secondo viaggio

Il successo conunque ottenuto a Monaco indusse Leopold 
ad organizzare un viaggio più lungo.
Il 18 settembre 1762 i Mozart partirono in carrozza diretti a Vienna
portando con loro anche un clavicembalo. 

[immagine da mozartways]



Giunsero a Passavia, la città dei tre fiumi, il 20 settembre 1762
e presero alloggio alla locanda Zum roten Krebs (Al gambero rosso)
o alla locanda Goldene Sonne (Sole d'oro).
Vi restarono cinque giorni.
 
Passavia in una xilografia di anonimo del 1895

[immagine da www.ebay.it/itm/121715404155?clk_rvr_id=1219403196866&rmvSB=true]



Poi viaggiando in battello sul Danubio,  nel pomeriggio del 26 settembre giunsero a Linz,
dove alloggiarono alla locanda Zur Dreifaltigkeit (La Trinità),
dove i bambini si esibirono per la prima volta in un pubblico concerto 
e secondo Leopold ottennero molto successo. 
Fra gli astanti vi furono i conti Johann Karl Herberstein, canonico a Passavia e dal 1785 primo vescovo della neo diocesi di Linz,
e Nikolaus Pálffy zu Erdod (1710 - 1773), cancelliere ungherese alla corte viennese.

Johann Karl Herberstein (1719 – 1787)
immagine di Sporti per Wikimedia Commons


Entrambi furono impressionati dalla bravura dei bambini e parlarono di loro a Vienna. 
In particolare Pálffy descrisse l'eccezionale esecuzione di Wolfgang 
al figlio dell'imperatrice Maria Teresa, l'arciduca Giuseppe, futuro imperatore Giuseppe II.
Durante la permanenza a Linz Wolfgang suonò nella residenza 
del vescovo Joseph Maria, conte Thun-Hohenstein.

Joseph Maria von Thun und Hohenstein
Joseph Maria, conte Thun-Hohenstein (1716 - 1763)
[immagine da https://regiowiki.pnp.de/index.php/Datei: 
Thun-Hohenstein_(ResidenzTreppenhaus).jpg]

Dalla lettera che Leopold scrisse al suo padrone di casa Hagenauer il 3 ottobre 1762:

            
 "[...] Domani, se Dio vuole, continueremo il nostro viaggio con il cosiddetto battello ordinario. Sì, saremmo certamente già arrivati se non fossimo rimasti, contro la nostra volontà, per 5 giorni interi a Passavia. Questo ritardo, di cui è responsabile Sua Grazia principesca di Passavia, mi è costato circa 80 fiorini che avrei potuto guadagnare a Linz, se vi fossi arrivato prima. Mi devo ora accontentare di circa 40 fiorini, che mi sono rimasti, deductis deducendis, dopo il concerto di ieri. Vi racconterò cosa è veramente successo a Passavia quando ci rivedremo di persona, atlrimenti sarebbe troppo lungo da scrivere qui. Basti dire che Wolfgang ha avuto l'onore di esibirsi davanti a Sua Grazia principesca, non invece mia figlia, e in quest'occasione ha ricevuto un intero ducato, cioè 4 fiorini e 10 kreuzer, ma non ditelo a nessuno [...] Siamo arrivati a Passavia il 20 del mese scorso, alle 5 della sera, ne siamo ripartiti il 26 mattina con il canonico conte Herberstein e siamo arrivati a Linz la sera stessa alle 5. Abitiamo da un certo Kiener. Siamo serviti benissimo. Ci sono 2 giovani donne, che portano avanti la trattoria dopo la morte dei loro genitori e che vogliono così bene ai miei figli, che fanno tutto ciò che è in loro potere."
       



Ernest Johann Herberstein
conte Ernest Johann Nepomuk von Herberstein
(1731- 1788
)[immagine di Lewenstein per Wikimedia Commons]



Anche il conte Leopold von Schlick (1729 - 1770) commissario imperiale dell'Alta Austria, fu entusiasta dei bambini e partendo per Vienna insieme alla moglie, promise che avrebbe parlato dei Mozart al conte Giacomo Durazzo (1717 - 1794),
già ambasciatore della repubblica di Genova a Vienna, poi direttore generale degli spettacoli teatrali a Vienna fra il 1754 e il 1764, periodo in cui iniziò la riforma dei teatri imperiali, infine ambasciatore imperiale a Venezia.

Leopold scrisse molte lettere a Lorenz Hagenauer durante questo e altri viaggi.
Gli raccontava dell'accoglienza riservata ai figli, perché ne riferisse ad amici e conoscenti salisburghesi, delle tante persone incontrate, della salute, dei luoghi visitati, con considerazioni politiche sugli avvenimenti storici del periodo, e anche delle spese sostenute e dei guadagni ottenuti, argomento fonte di costante preoccupazione. 

            
"Che Dio ci conservi in salute come finora. Fino a questo momento stiamo tutti bene. Tuttavia io sento qua e là qualche piccola puntura di podagra". I bambini sono allegri e si sentono dappertutto come a casa loro. Mio figlio familiarizza con tutti, in particolare con gli ufficiali, come se li conoscesse da tutta la sua vita.
       

            
"Ci sono qui [Linz] circa 1500 prigionieri prussiani, e 2 giorni fa ne ho visti arrivare 600. Quello che non mi piace per niente è che non solo tutti i sudditi prussiani vengono ingaggiati, ma che molti vengono costretti a mettersi al nostro servizio: alla prima occasione vanno al diavolo con tutto il loro equipaggiamento e, per di più, ci tradiscono."     
  

 Siamo nel periodo della Guerra dei Sette Guerra dei Sette Anni (1756 - 1763) che vedeva contrapposte, fra le altre potenze, la Prussia di Federico II e l'Austria di  Maria Teresa.

Altro argomento spesso presente erano le messe di intercessione o di ringraziamento:  


            
[...] chiedete a vostra moglie, alla quale presentiamo i nostri ossequi particolarmente rispettosi, di fare dire il più presto possibile 4 sante messe alla nostra intenzione a Maria Plain. Mia figlia vi manda i suoi saluti e fa dire a vostra moglie che ha già mantenuto la sua promessa a Maria Hilf di Passavia."
       


La basilica di Maria Plain, poco fuori Salisburgo (Bergheim) e dipendente dal Convento Benedettino, era un luogo molto caro ai Salisburghesi, allora come oggi.

Ogni anno, la quinta domenica dopo Pentecoste, vi viene eseguita la Messa dell'Incoronazione di W. Mozart o "Krönungsmesse"

Danreiter - Maria Plain.jpg
Pellegrinaggio a Maria Plain, Salisburgo, 1750 ca.
calcografia di Franz Anton Danreiter (1695 - 1760) [immagine da Wikipedia]

Maria Hilf era anch'esso luogo di pellegrinaggio nei pressi di Passavia, 
consacrato alla Vergine del Soccorso il cui culto divenne particolarmente praticato
dopo la liberazione di Vienna dai turchi nel 1683, dopo l’invocazione della Madonna.

Chiesa di Maria Hilf sul fiume Inn, Passavia
disegno di W. H. Bartlett, incisione di S. Bradshaw [immagine da ebay]

Alle 4 e mezza del pomeriggio del 4 ottobre, giorno di San Francesco, lasciarono Linz e scesero col battello lungo il corso del Danubio giunsero la sera alle 7 e mezza a Mauthausen, come scrive Leopold, in una notte molto scura. Il martedì seguente a mezzogiorno arrivarono a Ybbs. Due frati francescani e un benedettino, con loro sul battello, celebrarono una messa nella chiesa di S. Lorenzo, dove Wolfgang suonò l'organo di Bartholomäus Heintzler (1723/25)

Chiesa di S. Lorenzo, Ybbs 
[immagine da http://www.donau.com/de/wachau-nibelungengau-kremstal/]


            
"[...] il  nostro Woferl si è scatenato sull'organo e ha suonato così bene che i padri francescani, che erano a tavola con con alcuni ospiti, hanno abbandonato il loro pasto, così come i loro invitati, si sono precipitati nel coro e sono quasi morti di stupore."         
       

Ricostruzione posteriore dell'episodio
[dipinto di Heinrich Lossow (1843 - 1897),
immagine: https://rare.library.cornell.edu/]




I Mozart trascorsero la notte a Stein e infine mercolegiunsero a Vienna.
Bernardo Bellotto, il Canaletto - View of Vienna from the Belvedere
Vista di Vienna dal Belvedere 
di Bernardo Bellotto, 1758/61
[conservato al Kunst Historisches Museum Wien,
immagine di Austriacus per Wikimedia Commons]
  
 Leopold descrisse ad Hagenauer un episodio accaduto alla dogana:

            
"[...] siamo stati dispensati del tutto alla dogana principale. Il responsabile di ciò è stato il nostro signor Worfel: in effetti ha trattato immediatamente con familiarità il signor doganiere, gli ha mostrato il cembalo, gli ha fatto il suo invito e gli ha suonato un minuetto sul suo piccolo violino, e così siamo passati oltre. Con la più grande cortesia il doganiere ha chiesto il permesso di poterci fare visita e a questo scopo si è preso nota del nostro indirizzo."     
       

All'attracco furono accolti dal servitore del signor Gilowsky [molto probabilmente l'amico di famiglia Johann Joseph Anton Ernst Gilowsky von Urazowa (1739 - 1789), consigliere di corte a Salisburgo] che li condusse al loro albergo, quasi certamente, all'inizio, lo Zum weißen Ochsen (Al bue bianco) sul Fleischmarkt. A partire dalla metà del mese i Mozart alloggiarono in casa di Johann Heinrich Ditscher, Tiefe Graben 16:

[immagine da https://www.tcnj.edu/~
mckinney/first_journey_to_wien.htm]


Nelle lettere si trovano molti riferimenti al tempo e allo stato di salute: così sappiamo che per tutto il viaggio e durante i loro primi giorni a Vienna vi furono pioggia e vento:
Sono già otto giorni che siamo qui, ma non sappiamo ancora dove sorga il sole a Vienna."
  e che già a Linz il figlio aveva sofferto di catarro, ma che malgrado la vita disordinata, i risvegli mattutini, il mangiare e bere sregolato, la pioggia e il vento, è rimasto in salute, Dio sia lodato. 

La campagna pubblicitaria organizzata da Herberstein, Pálffy e von Schlick a Vienna
aveva dato i suoi frutti: Leopold scrisse che ormai si parlava di loro per tutta la città. I Mozart si trovarono improvvisamente al centro di una società brillante, piena di interesse ed entusiasmo. Il 9 ottobre i bambini parteciparono ad un'accademia nel palazzo
del conte Thomas Vinciguerra Collalto, discendente della nobile famiglia veneziana.

Palazzo Collalto
[immagine da Kunst und Kultur in Wien]


Poi la contessa von Sinzendorf li condusse dal conte Wilczek e l'11 ottobre furono ospiti della residenza del conte Colloredo, vice cancelliere del Sacro Romano Impero, dove ebbero l'opportunità di fare conoscenza con un gran numero di dame e ministri imperiali, tutti molto gentili, in particolare le dame.  

conte Rudolph Joseph 
von Colloredo-Mels und Waldsee  
(1706 - 1788)
            
"[...] quando il 10 di questo mese sono andato da solo all'opera*, ho sentito l'arciduca Leopoldo raccontare a qualcuno che si trovava in un palco vicino al suo un sacco di cose, e cioè che ci sarebbe a Vienna un piccolo ragazzo che suona così bene il cembalo, etc, etc. La stessa sera alle 11 ho ricevuto l'ordine di recarmi a Schönbrunn il 12. L'indomani però mi è stato dato un nuovo ordine, ossia di andarvi il 13, visto che il 12 è S. Massimiliano e perciò un giorno di festa sfrenata, e a quanto ho capito, si vule avere l'occasione di ascoltare i bambini con agio. Tutti sono particolarmente stupiti da mio figlio, e non ho sentito nessuno che non dica che è una cosa inconcepibile."    

* Orfeo ed Euridice di Gluck di C.W.Gluck, prima rappresentazione al Burgtheater il 5 ottobre 1762.      

Canaletto (I) 059
Il palazzo di Schönbrunn
in un dipinto di Bernardo Bellotto (1758/61)
[immagine di Austriacus per Wikimedia Commons]


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